Oltre l’oblio: quattro voci che resistono

I nostri studenti alla restituzione del pellegrinaggio a Mauthausen.

Martedì 21 gennaio quattro classi della nostra scuola hanno partecipato, presso il teatro “T. Tirinnanzi” di Legnano, all’evento organizzato dalla sezione legnanese dell’ANPI, con il supporto del Comune, per celebrare il Giorno della Memoria.

Gli studenti delle scuole cittadine, che a maggio avevano preso parte al Pellegrinaggio a Mauthausen, hanno avuto l’occasione di condividere con trecento coetanei le impressioni scaturite da questa esperienza unica e toccante che li ha condotti a visitare, oltre al lager principale di Mauthausen, il campo di transito di Bolzano, il castello di Hartheim – luogo simbolo del programma eugenetico nazista Aktion T4 – e il sottocampo di Gusen.

Ad aprire la giornata il sindaco Lorenzo Radice, che ha sottolineato l’importanza di un esercizio non astratto della memoria, una memoria “vissuta” capace di tradursi in azioni fondate sui principi affermati dagli articoli 1, 3 e 11 della nostra Costituzione: democrazia, uguaglianza e ripudio della guerra. Successivamente, Primo Minelli, presidente provinciale dell’ANPI di Milano, ha ribadito che «la memoria è un elemento cruciale per costruire una comunità consapevole e resiliente» e che, di fronte ai segnali attuali che indicano come «quell’orrore possa ritornare», è necessario considerarla «un’azione di Resistenza».

Sono seguiti gli interventi preparati dagli studenti. Per il nostro liceo Federica Calloni (5CC), Gabriele Garavaglia (5SP), Aurora Garegnani (5BC) e Gaia Napolitano (5BS) hanno presentato Oltre l’oblio: quattro voci che resistono, una serie di letture di testi da loro elaborati: una pagina di diario di don Mauro Bonzi, una lettera immaginaria di Paolo Cattaneo, una missiva di ringraziamento a Ida d’Este, le memorie immaginarie di Carlo Venegoni. Il loro contributo, molto apprezzato per l’originalità e l’efficacia comunicativa, ha permesso così di riflettere sugli orrori del passato e sulla capacità di resistere alla base della nostra democrazia. Tale riflessione è stata sviluppata attraverso quattro punti di vista differenti: un sacerdote, una donna, un politico e un lavoratore legnanese. Quattro esperienze che si salvano dall’oblio e sanno parlare al presente con forza e significato.